Descrizione
Care Concittadine, cari Concittadini
a nome mio personale e dell'Amministrazione Comunale auguro Buona Pasqua.
Mi rendo conto che non ha il sapore degli altri anni, stiamo attraversando un periodo difficile e complicato che ha cambiato e cambierà la nostra vita, ma non permettiamo al coronavirus di toglierci anche la Pasqua.
Oggi come non mai, abbiamo un bisogno enorme di rinascita. Stiamo soffrendo molto, ci sentiamo smarriti e confusi per questo doloroso e rigido isolamento.
Mai come adesso dobbiamo chiedere al Signore di darci la forza di resistere e ricominciare.
In questi giorni il tempo è tutto uguale, scandito dalla quotidianità di gesti ripetitivi. Siamo intrappolati nelle nostre case. Non si può uscire di casa. Non possiamo goderci le nostre abitudini.
Ecco che allora capiamo il valore degli affetti più cari, delle cose che veramente contano nella vita e che non avremmo forse mai capito quanto siano importanti, se non ne avessimo provato la separazione.
Ora abbiamo tanto tempo e allora riempiamolo stando vicino alle persone a cui teniamo e a quelle che causa l'isolamento possiamo vedere solo al computer. Non li possiamo abbracciare ma sappiamo che ci sono e ci vogliono più bene di prima.
Abbiamo un compito importantissimo da svolgere. Usiamo la nostra intelligenza, sensibilità e disponibilità umana per capire che questo tempo “sospeso” è un tempo in cui dobbiamo mettere a frutto tutto ciò che apprendiamo.
Approfittiamo di questo stop forzato per guardarci dentro, per crescere nella conoscenza del mondo e di noi stessi.
Questo è il tempo per provare a costruire un mondo migliore dove la priorità sono gli affetti, la solidarietà, l'unione delle forze e delle esperienze, solo così vinceremo questa battaglia e quando tutto questo sarà finito ritorneremo a sognare e sorridere.
A livello individuale, scopriamo la paura della scarsità dei beni che ci libera dal narcisismo consumistico, dal « voglio tutto e subito». Ci riporta all’essenziale, a ciò che conta davvero: la qualità delle relazioni umane, la solidarietà. La salute, ad esempio, deve essere trattata come una questione di interesse collettivo perché la salute di tutti dipende dalla salute di ciascuno. E'un bene comune globale e deve essere gestita come tale. Dobbiamo renderci conto che siamo tutti connessi in una relazione di interdipendenza. Dobbiamo ritornare ad essere una società attiva nuova che fa tesoro di questa esperienza. La pandemia ci invita a trasformare radicalmente le nostre relazioni sociali. Dimentichiamoci la formula che ha governato le nostre vite fino ad oggi: «il prezzo di tutto e il valore di niente». Dobbiamo capire che la vera fonte di valore sono le nostre relazioni umane e quelle con l’ambiente. Ieri eravamo più disposti ad ascoltare i «consigli» del Fondo monetario internazionale Fmi che quelli dell’Oms organizzazione mondiale della sanità. Lo scenario attuale dimostra che avevamo torto.
Essere cristiani non è un modo di dire, ma un modo di vivere e di testimoniare i valori di fede. Teniamo vivi i valori della solidarietà e della compassione, tuteliamo la vita e la salute delle persone più deboli e in particolare le persone anziane che sono le più esposte. Vi rinnovo l’invito ad essere responsabili, tutti a casa, facciamo ancora un pò di sacrificio che ci aiuterà a vedere la luce in fondo al tunnel.
Il pensiero più forte, più dolce va alle persone che non ce l'hanno fatta, alle loro famiglie e a quelli che soffrono.
Un ringraziamento speciale va a quelli che sono in prima linea, alle strutture sanitarie, ai volontari e alle persone che lavorano per noi affinché tutto continui, anche se rallentato.
STIAMO IN CASA RISPETTIAMO LE REGOLE E I COMPORTAMENTI PER NOI, PER I NOSTRI CARI E PER TUTTA LA COMUNITA’, NON E’ SOLO UN OBBLIGO MA E’ UN ATTO D’AMORE E DI RISPETTO
CE LA FAREMO, FORZA SANNAZZARO
BUONA PASQUA A TUTTI
a nome mio personale e dell'Amministrazione Comunale auguro Buona Pasqua.
Mi rendo conto che non ha il sapore degli altri anni, stiamo attraversando un periodo difficile e complicato che ha cambiato e cambierà la nostra vita, ma non permettiamo al coronavirus di toglierci anche la Pasqua.
Oggi come non mai, abbiamo un bisogno enorme di rinascita. Stiamo soffrendo molto, ci sentiamo smarriti e confusi per questo doloroso e rigido isolamento.
Mai come adesso dobbiamo chiedere al Signore di darci la forza di resistere e ricominciare.
In questi giorni il tempo è tutto uguale, scandito dalla quotidianità di gesti ripetitivi. Siamo intrappolati nelle nostre case. Non si può uscire di casa. Non possiamo goderci le nostre abitudini.
Ecco che allora capiamo il valore degli affetti più cari, delle cose che veramente contano nella vita e che non avremmo forse mai capito quanto siano importanti, se non ne avessimo provato la separazione.
Ora abbiamo tanto tempo e allora riempiamolo stando vicino alle persone a cui teniamo e a quelle che causa l'isolamento possiamo vedere solo al computer. Non li possiamo abbracciare ma sappiamo che ci sono e ci vogliono più bene di prima.
Abbiamo un compito importantissimo da svolgere. Usiamo la nostra intelligenza, sensibilità e disponibilità umana per capire che questo tempo “sospeso” è un tempo in cui dobbiamo mettere a frutto tutto ciò che apprendiamo.
Approfittiamo di questo stop forzato per guardarci dentro, per crescere nella conoscenza del mondo e di noi stessi.
Questo è il tempo per provare a costruire un mondo migliore dove la priorità sono gli affetti, la solidarietà, l'unione delle forze e delle esperienze, solo così vinceremo questa battaglia e quando tutto questo sarà finito ritorneremo a sognare e sorridere.
A livello individuale, scopriamo la paura della scarsità dei beni che ci libera dal narcisismo consumistico, dal « voglio tutto e subito». Ci riporta all’essenziale, a ciò che conta davvero: la qualità delle relazioni umane, la solidarietà. La salute, ad esempio, deve essere trattata come una questione di interesse collettivo perché la salute di tutti dipende dalla salute di ciascuno. E'un bene comune globale e deve essere gestita come tale. Dobbiamo renderci conto che siamo tutti connessi in una relazione di interdipendenza. Dobbiamo ritornare ad essere una società attiva nuova che fa tesoro di questa esperienza. La pandemia ci invita a trasformare radicalmente le nostre relazioni sociali. Dimentichiamoci la formula che ha governato le nostre vite fino ad oggi: «il prezzo di tutto e il valore di niente». Dobbiamo capire che la vera fonte di valore sono le nostre relazioni umane e quelle con l’ambiente. Ieri eravamo più disposti ad ascoltare i «consigli» del Fondo monetario internazionale Fmi che quelli dell’Oms organizzazione mondiale della sanità. Lo scenario attuale dimostra che avevamo torto.
Essere cristiani non è un modo di dire, ma un modo di vivere e di testimoniare i valori di fede. Teniamo vivi i valori della solidarietà e della compassione, tuteliamo la vita e la salute delle persone più deboli e in particolare le persone anziane che sono le più esposte. Vi rinnovo l’invito ad essere responsabili, tutti a casa, facciamo ancora un pò di sacrificio che ci aiuterà a vedere la luce in fondo al tunnel.
Il pensiero più forte, più dolce va alle persone che non ce l'hanno fatta, alle loro famiglie e a quelli che soffrono.
Un ringraziamento speciale va a quelli che sono in prima linea, alle strutture sanitarie, ai volontari e alle persone che lavorano per noi affinché tutto continui, anche se rallentato.
STIAMO IN CASA RISPETTIAMO LE REGOLE E I COMPORTAMENTI PER NOI, PER I NOSTRI CARI E PER TUTTA LA COMUNITA’, NON E’ SOLO UN OBBLIGO MA E’ UN ATTO D’AMORE E DI RISPETTO
CE LA FAREMO, FORZA SANNAZZARO
BUONA PASQUA A TUTTI
Ultimo aggiornamento pagina: 11/04/2020 09:16:23