Descrizione
La Via Francigena
La Via Francigena, con i suoi oltre duemila chilometri attraverso Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, è uno dei più importanti e famosi Itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d’Europa ed è stata inserita dal Governo tra i 60 progetti emblematici dell’Agenda Italia per EXPO 2015. Sul territorio lombardo il percorso della Via Francigena proviene da Vercelli e si snoda per oltre 120 km da Palestro, attraverso Robbio, Nicorvo, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Villanova d’Ardenghi, Pavia, San Leonardo, Belgioioso, Costa De’ Nobili, Santa Cristina e Bissone, Miradolo Terme, Chignolo Po, Lambrinia, Orio Litta, Corte Sant’Andrea, dove si trova l’imbarco per traghettare verso Calendasco e la sponda Piacentina del Po.
Storia della Via Francigena
L’Europa medievale era attraversata da una rete di itinerari che metteva in comunicazione i centri della fede. Capolinea di tutti questi percorsi erano le tre grandi città santuario della cristianità: Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme. La Via Francigena era la più praticata fra quelle Vie che dal centro Europa conducevano alla “Città eterna” e conosciute nell’Età di mezzo come “Vie Romee”. Nel 990 d.C. l’Arcivescovo di Canterbury Sigerico si recò a Roma per ricevere il pallium papale; durante il viaggio di ritorno descrisse l’Itinerario francigeno nel suo diario di viaggio. Il percorso riportato in questo documento si articola in 79 tappe e proprio grazie a questa descrizione si poté stabilire il tracciato originario: da Canterbury, passando per Francia, Svizzera e Italia si giunge a Roma.
Nel 1994 la Via Francigena è stata ufficialmente proclamata “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”. Il 22 aprile 2001, 34 Enti Locali lungo il tratto italiano del percorso sigericiano firmarono l’atto costitutivo di quella che è oggi l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). Formata attualmente da più di cento Enti, AEVF - in qualità di réseau porteur dal 2007 - svolge un’azione di impulso al progetto di valorizzazione dell’Itinerario, raccordando tutti i livelli istituzionali: locale, regionale, nazionale ed europeo.
Centinaia di comuni europei sono attraversati da questa Via che ci collega all’Europa pacifica dei popoli, dove le identità nazionali avvalorano il confronto delle culture e il radicamento dell’appartenenza europea. Il tratto italiano del percorso - dal Gran San Bernardo a Roma - comprende 44 tappe.
La Via Francigena nel pavese
Tre sono le tappe della Via Francigena in provincia di Pavia citate nello storico diario di Sigerico: da Palestro a Tromello; da Tromello a Pavia; da Pavia alla frazione Lambrinia di Chignolo Po. La Provincia di Pavia ha declinato tre tragitti: pedonale, per la bicicletta e per le quattro ruote. Percorrerli significa anche compiere un viaggio attraverso l’arte romanica e gotica, di cui sono presenti significative testimonianze. Partendo dalla Lomellina, ventidue sono i comuni toccati: Palestro, Robbio, Albonese, Nicorvo, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cai-roli, Zerbolò, Carbonara al Ticino, Villanova d’Ardenghi, San Martino Siccomario, Pavia, Valle Salimbene, Linarolo, Belgioioso, Torre de’ Negri, Corteolona, Costa de’ Nobili, Santa Cristina e Bissone, Miradolo Terme e Chignolo Po.
La Via Francigena, con i suoi oltre duemila chilometri attraverso Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, è uno dei più importanti e famosi Itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d’Europa ed è stata inserita dal Governo tra i 60 progetti emblematici dell’Agenda Italia per EXPO 2015. Sul territorio lombardo il percorso della Via Francigena proviene da Vercelli e si snoda per oltre 120 km da Palestro, attraverso Robbio, Nicorvo, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Villanova d’Ardenghi, Pavia, San Leonardo, Belgioioso, Costa De’ Nobili, Santa Cristina e Bissone, Miradolo Terme, Chignolo Po, Lambrinia, Orio Litta, Corte Sant’Andrea, dove si trova l’imbarco per traghettare verso Calendasco e la sponda Piacentina del Po.
Storia della Via Francigena
L’Europa medievale era attraversata da una rete di itinerari che metteva in comunicazione i centri della fede. Capolinea di tutti questi percorsi erano le tre grandi città santuario della cristianità: Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme. La Via Francigena era la più praticata fra quelle Vie che dal centro Europa conducevano alla “Città eterna” e conosciute nell’Età di mezzo come “Vie Romee”. Nel 990 d.C. l’Arcivescovo di Canterbury Sigerico si recò a Roma per ricevere il pallium papale; durante il viaggio di ritorno descrisse l’Itinerario francigeno nel suo diario di viaggio. Il percorso riportato in questo documento si articola in 79 tappe e proprio grazie a questa descrizione si poté stabilire il tracciato originario: da Canterbury, passando per Francia, Svizzera e Italia si giunge a Roma.
Nel 1994 la Via Francigena è stata ufficialmente proclamata “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”. Il 22 aprile 2001, 34 Enti Locali lungo il tratto italiano del percorso sigericiano firmarono l’atto costitutivo di quella che è oggi l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). Formata attualmente da più di cento Enti, AEVF - in qualità di réseau porteur dal 2007 - svolge un’azione di impulso al progetto di valorizzazione dell’Itinerario, raccordando tutti i livelli istituzionali: locale, regionale, nazionale ed europeo.
Centinaia di comuni europei sono attraversati da questa Via che ci collega all’Europa pacifica dei popoli, dove le identità nazionali avvalorano il confronto delle culture e il radicamento dell’appartenenza europea. Il tratto italiano del percorso - dal Gran San Bernardo a Roma - comprende 44 tappe.
La Via Francigena nel pavese
Tre sono le tappe della Via Francigena in provincia di Pavia citate nello storico diario di Sigerico: da Palestro a Tromello; da Tromello a Pavia; da Pavia alla frazione Lambrinia di Chignolo Po. La Provincia di Pavia ha declinato tre tragitti: pedonale, per la bicicletta e per le quattro ruote. Percorrerli significa anche compiere un viaggio attraverso l’arte romanica e gotica, di cui sono presenti significative testimonianze. Partendo dalla Lomellina, ventidue sono i comuni toccati: Palestro, Robbio, Albonese, Nicorvo, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cai-roli, Zerbolò, Carbonara al Ticino, Villanova d’Ardenghi, San Martino Siccomario, Pavia, Valle Salimbene, Linarolo, Belgioioso, Torre de’ Negri, Corteolona, Costa de’ Nobili, Santa Cristina e Bissone, Miradolo Terme e Chignolo Po.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
segreteria@viefrancigene.org | |
Web | https://www.viefrancigene.org/it/ (Apre il link in una nuova scheda) |
Punto di partenza | Sono oltre due milla i chilometri da Canterbury a Roma, passo dopo passo. Facili sentieri di montagna, mulattiere di pietra, vie campestri e viabilità minore, senza traffico, strade bianche tra i cipressi, oppure ombreggiati da solenni pini domestici. Sotto i tuoi piedi scorrono le più antiche strade di questi paesi, le vie carraie con i ciottoli di fiume, lastre consunte dal passaggio, i “sanpietrini” di Roma. |
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